24 fevereiro 2008

Gli animali

Il regno animale (O reino animal)

Toda semana irei postar alguns animais, esta listinha aqui é só o início ok!
**** Coloquei o nome no singular, entre parenteses o plural e depois a tradução para o português.

Gli Uccelli – Os pássaros

Il colibrì (i colibrí) – O Beija flor
Il nandù (I Nandù) – A ema
Il Falco (i falchi) – O falcão
Il gabbiano (I gabbiani) – A gaivota
L'oca (Le oche) – O ganso
Il pappagallo (I pappagalli) – O papagaio
L'anatra (Le anatre) – O pato
Il pellicano (I pellicani) – O pelicano
Il pinguino ( i pinguini) – O pinguim
il Piccione (I piccioni) – O pombo
Il fagiano (I fagiani) – O faizão

I Mammiferi – Os mamíferos

Il cane (i cani) - O cachorro
Il gatto (i gatti) – O gato
Il dromedario (I dromedari ) – O dromedario
Il cammello (I cammelli ) – O camelo
L'elefante (Gli elefanti) - O elefante
L'elefante Marino (Gli elefanti marini) - O elefante-marinho
II lamantino (I lamantini) – O peixe-boi
Il delfino (i delfini) – O golfinho
La Foca (Le Foche) – A foca
Il furetto (I furetti) – O furão
La giraffa (Le giraffe) – A girafa
Il procione o orsetto lavatore ( ) – O guaxinim
Il Criceto (I criceti) – O hamster
L'ippopotamo (Gli ippopotami) – O hipopótamo
Il cinghiale (I cinghiali ) – O javali
L'asino (Gli asini) – O asno
La lepre (Le lepri) – A lebre
Il lupo (i lupi) – O lobo
la Scimmia (le Scimmie) – O macaco
Il pipistrello (I pipistrelli) – O morcego
L'orca (Le orche) – A orca
La balena (le balene) – A baleia
La pecora (Le pecore) – A ovelha
Il maiale – I maiali

22 fevereiro 2008

Facciamo pratica!!!!!!!

Siete capace di tradurre questo testo?
LEGGETE:

Matteo è un ragazzo romano di 14 anni e vive a Roma con la sua famiglia: suo padre è dottore e la mamma è professoressa. Matteo ha una sorella di 10 anni che si chiama Valentina e che fa la scuola elementare. In casa vive anche la nonna di Matteo, la Signora Maria, che ha più di 70 anni ma è molto giovanile e simpatica.
La mattina Matteo si sveglia normalmente alle 7:30. Fa la doccia, si veste, fa colazione e alle 8:15 il padre lo accompagna a scuola con la macchina. Matteo fa il primo anno delle scuole superiori e nella sua classe ci sono 18 studenti, 8 maschi e 10 femmine. Il compagno di banco di Matteo si chiama Stefano.
Le lezioni finiscono normalmente all'una e mezza. Dopo la scuola Matteo torna a casa e mangia insieme con la nonna. La nonna cucina molto bene e Matteo mangia volentieri tutto quello che lei prepara, specialmente la pasta e la carne (ma non mangia mai volentieri la verdura).
Il pomeriggio Matteo fa i compiti e gioca un po' con il computer. Due volte alla settimana va anche a giocare a pallone in una "Scuola Calcio" vicino a casa sua e spesso va a casa di Stefano per giocare un po' con lui.
La sera tutta la famiglia si trova insieme a tavola, in cucina, dove c'è anche una televisione: durante la cena però la televisione è spenta perchè è bello parlare un po' della giornata.
Verso le 9 Matteo va in camera sua: se in televisione c'è un bel film lui lo guarda. Ma se non c'è niente di bello allora gioca ancora un po' con il computer (anche se i genitori non vogliono) oppure sente un po' di musica e parla al telefono con qualche amico.
Alle 10.30 è ora di dormire. Matteo si mette a letto, legge qualcosa e si addormenta.

Altre frasi...

Avere il cuore in gola : Essere tanto emozionati da non riuscire a parlare.
Avere il dente avvelenato: Essere infuriati.
Avere i numeri (dei numeri): "Essere in grado di fare una determinata cosa" oppure "essere la persona giusta".
Avere il pelo sullo stomaco: Essere freddi e cinici.
Avere le carte in regola: Avere tutti i documenti richiesti; per estensione: tutto ciò che normalmente occorre.
Avere le mani bucate: Essere uno spendaccione.
Avere un groppo in gola: Non riuscire a parlare per l'emozione.
Bagnato come un pulcino: Completamente bagnato, zuppo, come un pulcino uscito dall'uovo appena schiuso.
Bastian contrario: Chi prende gusto ad opporsi all'opinione altrui, dicendo o facendo il contrario.
Bastone tra le ruote: un ostacolo molto fastidioso.
Battere cassa: Esigere il pagamento.
Battere in ritirata: Ritirarsi frettolosamente.
Batti e ribatti: "Discussione serrata". Tra i due era un batti e ribatti di accuse e controaccuse.
Bei tempi andati: I tempi che furono.
Bello/a come il sole: Bellissimo/a.
Bello/a e impossibile: Questa frase indica generalmente una persona molto bella e affascinante che viene ritenuta molto difficile da conquistare in senso amoroso.
Bisbetica domata:Così viene a volte chiamata una donna dal carattere difficile, che in seguito è stato addolcito dagli eventi.
Botta e risposta: Serrato scambio di battute.
Braccino corto: Motto ironico con cui si apostrofa una persona avara.
Brutto come la fame: Terribilmente brutto.
Brutto, sporco e cattivo: Espressione mutuata dalla lingua lombarda di analogo significato. Usata originariamente per indicare quei bambini che non avevano alcun pregio, al punto da essere mingherlini, pestiferi e di spiacevole aspetto, è divenuta in seguito una locuzione per indicare, anche ironicamente, persone prive di qualità.
Buono come il pane: Indiscutibilmente buono.
Buttarla in caciara: Espressione romanesca. "Volgere in confusione una conversazione a sé sfavorevole".
C'è modo e modo: Le cose si possono fare in diverse maniere (e questa si poteva fare meglio).
Caccia al ladro / all'uomo: l'inseguimento di un malvivente da parte delle forze dell'ordine. Si può riferire parodicamente alla ricerca faticosa di una persona molto richiesta.
Cadere (cascare) a fagiolo: "Capitare opportunamente, al momento, alla maniera giusta". La crisi di governo casca a fagiolo per gli speculatori finanziari.
Cadere (cascare, scendere) dal pero: L'espressione potrebbe derivare dall'antica locuzione stare sulle cime degli alberi, adoperata per designare chi parlava in modo troppo difficile o supponente: da cui l'invito a scendere dal pero e a tornare a comunicare coi propri simili.
Chi invece "casca" dal pero, sperimenta un doloroso impatto con la realtà, dopo essere stato per troppo tempo nel mondo illusorio dei propri pensieri, o della propria infanzia, ecc.
Cadere nelle braccia di Morfeo: Addormentarsi. Morfeo, figlio di Ipno e di Notte, è considerato il Dio greco dei sogni.
Candido come un giglio: Purissimo. Il giglio è un fiore bianco, il colore che simboleggia la purezza e la verginità.
Cane bastonato: Persona dall'aria depressa.
Cane sciolto: Persona anticonformista, che non segue la massa, poco incline a uniformarsi.
Carne della mia carne: Figlio. Esprime e sottolinea con forza lo stretto grado di parentela.
Carta bianca: Espressione che indica la possibilità conferita a qualcuno di affrontare una situazione o un problema nel modo ritenuto più opportuno, senza vincoli scritti.
Carta canta: I documenti parlano chiaro, ciò che è scritto non si può smentire.
Carta vince carta perde: Locuzione che accompagna il gioco delle tre carte, prototipo del gioco d'azzardo truffaldino.
Casa e chiesa: Persona che non ha altri interessi o attività.
Cascasse il mondo: Cercare di raggiungere un obbiettivo col massimo impegno, a fronte anche di ostacoli apparentemente insormontabili. Cascasse il mondo, supererò l'esame!
Castelli in aria: Costruire castelli in aria significa progettare senza fondamenta, senza un piano, fantasticando.

Cattedrale nel deserto: Si dice di un grande progetto inutile.
Cavalcare la tigre: Cercare di sfruttare un avvenimento potenzialmente pericoloso.
Cavallo di battaglia: Espressione usata spesso nel mondo dello spettacolo ed indica il pezzo migliore del repertorio con il quale si ottengono i risultati migliori.
Cavallo di razza: Persona dalle doti eccezionali per compiere un certo compito.
Cavar sangue dal muro: Sforzarsi inutilmente, svolgendo un lavoro che non può dare nessun frutto.
Cento di questi giorni: Espressione augurale utilizzata soprattutto in occasione di compleanni o in generale altre feste ricorrenti (tipicamente ogni anno). Augura a chi se la sente rivolgere di trascorrere altri cento giorni felici come quello che si sta festeggiando quindi, implicitamente, augura una lunga vita al festeggiato.
Che modi (sono questi)?: Esclamazione rivolta a chi si sta comportando in maniera sgarbata.
Che ci azzecca: Espressione dialettale che significa "che c'entra?". Solitamente si usa per interrogarsi sulla relazione che hanno tra loro due fatti e/o due persone, che apparentemente sembrano non avere nessun punto in comune. >>>> La frase, già adoperata soprattutto nell'Italia centro-meridionale, è diventata di uso comune. Spesso viene scritta nella forma (scorretta) che c'azzecca.
Che mi venisse un colpo: Espressione che indica uno stato di incredulità.
Chi c'è c'è (e chi non c'è non c'è): Di uso comune, sta a significare che chi parteciperà (ad es. ad una festa o ad una cena o ad un'iniziativa di qualsiasi tipo), sarà ben accetto e potrà godere della compagnia degli altri; chi invece non sarà presente, non sa cosa si è perso, ma nessuno ne sentirà la mancanza.
Chi di competenza: Espressione del linguaggio burocratico. "Colui che ne è competente, il responsabile".
Chi ha orecchie per intendere, intenda: Chi vuole ascoltare e comprendere ciò che dico, lo faccia. A sottolineare che ci possono essere persone alle quali il discorso può non far piacere o dare fastidio e quindi faranno finta di non ascoltare o di non capire.
Chi non risica non rosica: Solo chi si impegna, anche rischiando, riesce ad ottenere qualcosa di veramente importante.
Chi non salta è: Coro goliardico gridato ritmicamente mentre si saltella sul posto da parte di un gruppo antagonista per distinguersi dalla fazione opposta. Per esempio, nello stadio Olimpico, i romanisti potrebbero cantare "chi non salta un laziale è, è, chi non salta..." obbligando tutti i romanisti a unirsi al coro e a saltellare per non essere additati come laziali.

19 fevereiro 2008

Diálogos com verbo essere, andare e fare

OBS: P/ escutar o aúdio não se esqueça d desativar todo tipo de som do blog clicando no stop do respectivo player
Para iniciar o aúdio 2 cliques no player

Ascoltate

  • Io sono uno studente. (Eu sou um estudante)

  • Lui è uno studente, si chiama Piero. (Ele é um estudante, se chama Piero)

  • Io sono una studentessa, mi chiamo Maria. (Eu sou uma estudante, me chamo Maria)

  • Lei è una studentessa, si chiama Anna. (Ela é uma estudante, se chama Anna)

Para iniciar o aúdio 2 cliques no player

Ascoltate!

  • Dove va Piero? (Onde vai Piero?)

  • Va al cinema. (Vai ao cinema)

  • Dove va Anna? (Onde vai Anna?)

  • Va alla posta. (Vai aos correios)

************************************************************************************

  • Voi dove andate? (Vocês onde vão?)
  • Noi andiamo alla posta. (Nós vamos aos correios)

  • Dove vanno Giuseppe e Maria? (Onde vão Giuseppe e Maria?)

  • Loro vanno al cinema. (Eles vão ao cinema)

Para iniciar o aúdio 2 cliques no player

Ascoltate!

  • Che fai adesso? (O que você faz agora?)

  • Vado a casa. (Vou pra casa)

  • Che fa Piero adesso? (O que faz Piero agora?)

  • Va da Paolo. (Vai a casa do Paolo)

  • Che fa Anna adesso? (O que faz Anna agora?)

  • Va alla posta. (Vai aos correios)

  • Che fanno Giuseppe e Maria adesso? (O que fazem Giuseppe e Maria agora?)

  • Vanno al cinema. (Vão ao cinema)

  • Che fanno Gianna e Anna adesso? (O que fazem Gianna e Anna agora?)

  • Vanno da Maria. (Vão a casa de Maria)

17 fevereiro 2008

Soltanto un brano per incominciare

Brano di poesia italiana: Pascoli
Non è dificile da capire, è un brano molto semplice. Dobbiamo almeno provere a leggerlo e lavorarci sopra. Ma se per caso ci sono parole sconosciute, contattatemi qui sul blog o via e-mail!!!!!!!
Questo brano appartiene alla poesia "Nella nebbia" di Giovanni Pascoli (1855-1919), che si trova nella raccolta "Primi poemetti", pubblicata nel 1897.

"E guardai nella valle: era sparito
tutto, sommerso! Era un grande mare piano,
grigio, senz'onde, senza lidi, unito.
E c'era appena, qua e là, lo strano
vocio di gridi piccoli e selvaggi:
uccelli spersi per quel mondo vano..."

Tratto dal sito: http://www.fondazionepascoli.it/

Siete capace di tradurre...? (vocês são capazes de traduzir?)

13 fevereiro 2008

Alcuni frasi

Frasi fatte ed espressioni idiomatiche

Per i linguisti i cliché sono espressioni trite di uso comune, consolidate ad nauseam dai media ma anche dalle grandi opere letterarie. Alcune di queste frasi resistono da secoli e sono ormai entrate nei dizionari come espressioni idiomatiche della lingua italiana. Ma la maggior parte dei cliché ha una durata più breve: per questo motivo una frase fatta del secolo scorso può risultare oggi di difficile comprensione (ad es. "pigiare l'uva" all'inizio del Novecento era ancora una chiara allusione sessuale).

A bocca asciutta: Senza il bottino che si prevedeva di ottenere. Restare a bocca asciutta.
A braccia aperte: In modo accogliente ed affettuoso.
A braccio: "Pressapoco" intendendo qualcosa misurato a braccio invece che con il metro. Simile all'espressione "a spanne". Un discorso a braccio, è un discorso non scritto, non preparato.
A buon mercato: Con poca spesa, a buon prezzo.
A calci nel sedere: Senza alcun riguardo.
A caldo: Poco dopo l'accaduto, quando se ne ha ancora viva l'emozione.
A colpo d'occhio: "
Perdere peso a colpo d'occhio", sommariamente, a prima vista, si dice di qualcosa che risalta immediatamente, che si nota subito.
A colpo sicuro: Sapendo di non sbagliare, mossa di cui si conosce l'esito.
A denti stretti: Nelle espressioni «una risata a denti stretti», «ridere a denti stretti», detto del ridere procurato da qualcosa che comunque produce anche una certa amarezza e quindi non permette di godere pienamente dell'aspetto ironico.
A destra e a manca: Ovunque, dappertutto.
A destra e a sinistra: Di qua e di là, un po' ovunque, dappertutto. Non bisogna andarlo a dire a destra e a sinistra
A farla corta:
per farla corta, per farla breve... (simplificando)
A
fior di pelle: Molto vicino alla superficie della pelle, epidermico. Un'impressione a fior di pelle "Un'impressione immediata, istintiva, epidermica". Avere i nervi a fior di pelle "Essere molto sensibili, suscettibili".
Affilare le armi: Prepararsi ad uno scontro.
Alla buona: Senza particolare puntiglio o precisione, in modo semplice.
Alla peggio: Nella peggiore delle ipotesi.
Alla buon'ora: Con ampio ritardo (in senso ironico), finalmente!!!
Alla grande: Magnificamente.
All'americana: Si dice di cosa fatta in grande stile, oppure in un modo inusuale o con gusto grossolano.
alla più non posso: Indica una quantità enorme.
Alla romana: Viene così definita la modalità di dividere una spesa in parti uguali fra tutti i partecipanti, senza tener conto dell'effettiva fruizione di ciascuno di loro.
A palla: Al massimo delle capacità, tipico del centro Italia.
Alle prime armi: Si dice di persona con poca esperienza. Probabilmente deriva dall'ambiente militare.
All'italiana: In modo poco rigoroso, o secondo lo stile italiano (per altre accezioni).
Alzare i tacchi: Andarsene.
Ammazzare il tempo: Trovare espedienti per passare il tempo, in un modo o nell'altro.
Ammazzarsi di fatica: Faticare fino allo stremo delle proprie forze.
Ammazzarsi di lavoro: Lavorare fino allo stremo delle proprie forze.
Ammesso e non concesso: Supposto, per il momento, che le cose stiano così, pur senza riconoscerlo in via definitiva.
Andare al massimo: Andare molto veloce. Utilizzato in campo motociclistico per indicare il raggiungimento della massima escursione della manetta del gas.
Andare a pennello: "Star bene indosso". Di abiti e qualunque oggetto adoperabile a proprio uso.
Andare a quel paese: Si manda "a quel paese" una persona che ci ha fatto arrabbiare. Sostituisce espressioni più forti come
Andare al diavolo, all'inferno o più volgari come Andare a fare in culo.
Andare controcorrente: Essere anticonformisti e diversi dalla massa.
Andare in rosso: Significa "rimanere senza soldi, sforare il budget". Il "rosso" è un chiaro riferimento al conto bancario. Similare "Essere al verde".
Andare in tilt: Andare in tilt significa andare in confusione ed è una frase fatta nata in tempi relativamente recenti, quando cominciarono ad apparire in Italia i flipper. Questi antenati dei videogiochi venivano sollecitati con spinte nel tentativo di dare alla biglia un percorso diverso, ma reagivano a un eccesso di sollecitazioni andando appunto in tilt, ovvero non rispondendo più ai comandi e provocando la perdita della partita.
Andare (essere) in barca: Entrare, sentirsi in crisi, cadere in uno stato confusionale.
Andare in bestia: Infuriarsi. Perdere il controllo di sé, adirarsi, diventari violento.
Andare via: Sparire, lasciare il luogo dove si è.
Asso nella manica: Avere una soluzione vincente ancora non svelata am soprattutto inaspettata. L'asso, infatti, in parecchi giochi di carte è la carta con il maggior valore.
A stecchetto: "Con poco cibo, a dieta". Mi ha lasciato a stecchetto "Mi ha offerto un magro pasto".
A occhi chiusi: Ciecamente, senza fare controlli, senza cercare prove.
A occhio e croce: Su per giù, approssimativamente, all'incirca, pressappoco e simili.
A occhio: Senza il sussidio di strumenti, approssimativamente (detto di calcoli, misure, previsioni e simili); senza bisogno di approfondimenti ulteriori, a prima vista (con verbi come vedere, capire, ecc.)
A tu per tu: Faccia a faccia, a quattr'occhi

12 fevereiro 2008

Lista dei colori particolari >>>>>

Lista dei colori
La seguente è una lista parziale di colori
associati ad articoli.
A lista parcial seguinte contém diversas cores associadas a artigos.

Aqui estão algumas das cores interessantes que encontrei na internet, foram muitas que foi realmente impossível postá-las todas.
>>> E neste link coloquei as cores mais básicas e com audio.

Nome

Esempio

Ambra (âmbra)

Ametista (ametista)

Acquamarina (água-marinha)

Arancione (laranja)

Ardesia (cinza ardósia)

Argento (prata)

Asparago (aspargo)

Avorio (marfim)

Azzurro pastello (turquesa pálida)

B

Nome

Esempio

Beige (bege)

Bianco antico (branco antigo)

Blu (azul)

Blu acciaio (azul aço)

Blu Alice (azul alice)

Blu Cadetto (azul cadete)

Blu Dodger (azul furtivo)

Blu marino (naval)

Blu reale (azul real ou rei)

Bordeaux (bordô)

Bronzo (bronze)

C

Nome

Esempio

Camoscio (camoscio)

Carta da zucchero (ciano claro)

Chartreuse (verde paris)

Ciano (ciano ou água)

Ciliegia (cereja)

Cioccolato (chocolate)

Cobalto (azul cobalto)

Conchiglia (concha)

Corallo (coral)

Crema (creme)

Cremisi (carmesim ou rubro)



F

Nome

Esempio

Farina di granturco / blu chiaro
(azul flor de milho / azul claro)

Fucsia (fucsia)

G

Nome

Esempio

Giada (jade)

Grano (trigo)

I

Nome

Esempio

Indaco (índigo)

L

Nome

Esempio

Lavanda (lavanda)

Limone (limão)

Limone Crema (seda)

Lilla (lilás)

Lino (linho)

M

Nome

Esempio

Magenta (magenta)

O

Nome

Esempio

Ocra (ocre)

Orchidea (orquídea)

Oro (ouro)

Oro scuro (dourado escuro)

Oro vivo (dourado)

P

Nome

Esempio

Papaya (mamão batido)

Pesca (pêssego)

R

Nome

Esempio

Rosso violetto chiaro
(vermelho violeta pálido)

Rosso-viola (vermelho violeta)

Rosso mattone (tijolo refratário)

Rosso pomodoro (tomate)

V

Nome

Esempio

Verde-giallo (amarelo-esverdeado)

Verde marino (verde mar)

Verde oliva (oliva)

Verde olivastro (oliva parda)

Verde primavera (verde primavera)

Viola (violeta)


Tratto dal sito: Wikipedia

10 fevereiro 2008

[:=- As cores --> I colori -=:]

OBS: P/ escutar o aúdio não se esqueça d desativar todo tipo de som do blog clicando no stop do respectivo player

*Rosso -------> vermelho

*Nero -------> preto

*Giallo -------> amarelo

*Verde -------> verde

*Arancione -------> laranja

*Marrone -------> marrom

*Porpora -------> púrpura

*Grigio -------> cinza

*Blu -------> azul

*Rosa -------> rosa

09 fevereiro 2008

Diálogo basicão

- Ciao!
- Buongiorno (Signora, Signore, Signorina).
- Buonpormeriggio!
- Buonasera!
- Buonanotte!
- Come stai?
- Come sta?
- Molto bene, grazie.
- Non c'è male.

-> Io mi chiamo Filippo.
-> Mio nome è Filippo.
-> Io sono Filippo.
-> Tu come ti chiami?
-> Qual'è il tuo nome?
-> Come Lei si chiama?
-> Come lui si chiama?
-> Come lei si chiama?
-> Lei si chiama Anna.
-> Posso presentarti Maurizio?
-> Posso presentarLe Maurizio?
-> Questo è Maurizio!
-> Questa è Anna!
-> Ti presento Pietro!
-> Le presento Giancarlo!
-> Molto piacere!

# Ciao!
# Arrivederci.
# ArriverderLa.
# A più tardi.

Tratto dal sito: http://www.zapitalian.com

.....:::::: Dialogo :::::.....

Matteo: Ciao, Giuliana, come va? Oi, Giuliana, como vai? Tchiau, Djiuliana, come vá?
Giuliana: Molto bene. E tu? Muito bem, e você? Molto bene, e tu?

Matteo: Bene, sono felice di vederti ancora. Ma dimmi, dove vai?
Bem, estou feliz por te encontrar novamente. Mas, me diga, aonde vai?
Bene, sono felitche di vederti ancora. Má dímmi, dove vai?

Giuliana: Vado al cinema. Vou ao cinema. do al tchínema.

Matteo: Davvero? Anche noi andiamo al cinema. Lei è mia sorella, Roberta.
Verdade? Nós também vamos ao cinema. Está é minha irmã Roberta.
Davvéro? Anque noi andiamo al tchínema. Lei é mia solla, Roberta.

Giuliana: Ciao Roberta. Piacere di conoscerti.
Oi, Roberta. Prazer em conhecê-la.
Tchiau Roberta. Piatchere di conocherti.

Roberta: Ciao Giuliana, perchè non vieni con noi? Poi possiamo mangiare qualcosa e chiacchierare un po'.
Oi, Giuliana, porque não vai ao cinemo conosco. Depois podemos comer alguma coisa e conversar um pouco.
Tchiau Djiuliana, perquê non vieni con noi? Poi possiamo mandjiare qualcosa e quiiaquerare um pó.

Giuliana: Va bene, andiamo! Está bem, vamos então. Vá bene, andiamo!

Matteo: Non c'è fretta. Abbiamo ancora mezz'ora.
Não tenha pressa. Ainda temos meia hora.
Non tche fretta. Abbiamo ancora metra.

Giuliana: Perchè? Porque? Perquê?

Matteo: Perché il film comincia alle 20.30.
Porque o filme começa as 20.30.
Perquê il film comintchia ale 20:30.

Giuliana: E dopo il cinema? E depois do cinema? E dopo il tchinema?

Matteo: Dopo il cinema tu vai a casa, vero Roberta?
Depois do cinema, você vai para casa, não é Roberta?
Dopo il tchinema tu vai a casa, ro Roberta?

Roberta: A dire il vero.... Para falar a verdade..... A díre il ro...

No restaurante

*Cosa vuoi? --------> *Vorrei... ---------> Un'acqua --------->
*una birra --------> *una bottiglia di ---------> il vino rosso --------->
*il vino bianco --------> *il piatto del giorno --------> il pesce ------->
*la carne ---------> *le verdure ---------> il conto --------->

Credito: Tratto dal sito www.bbc.co.uk

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