Avere il cuore in gola : Essere tanto emozionati da non riuscire a parlare.
Avere il dente avvelenato: Essere infuriati.
Avere i numeri (dei numeri): "Essere in grado di fare una determinata cosa" oppure "essere la persona giusta".
Avere il pelo sullo stomaco: Essere freddi e cinici.
Avere le carte in regola: Avere tutti i documenti richiesti; per estensione: tutto ciò che normalmente occorre.
Avere le mani bucate: Essere uno spendaccione.
Avere un groppo in gola: Non riuscire a parlare per l'emozione.
Bagnato come un pulcino: Completamente bagnato, zuppo, come un pulcino uscito dall'uovo appena schiuso.
Bastian contrario: Chi prende gusto ad opporsi all'opinione altrui, dicendo o facendo il contrario.
Bastone tra le ruote: un ostacolo molto fastidioso.
Battere cassa: Esigere il pagamento.
Battere in ritirata: Ritirarsi frettolosamente.
Batti e ribatti: "Discussione serrata". Tra i due era un batti e ribatti di accuse e controaccuse.
Bei tempi andati: I tempi che furono.
Bello/a come il sole: Bellissimo/a.
Bello/a e impossibile: Questa frase indica generalmente una persona molto bella e affascinante che viene ritenuta molto difficile da conquistare in senso amoroso.
Bisbetica domata:Così viene a volte chiamata una donna dal carattere difficile, che in seguito è stato addolcito dagli eventi.
Botta e risposta: Serrato scambio di battute.
Braccino corto: Motto ironico con cui si apostrofa una persona avara.
Brutto come la fame: Terribilmente brutto.
Brutto, sporco e cattivo: Espressione mutuata dalla lingua lombarda di analogo significato. Usata originariamente per indicare quei bambini che non avevano alcun pregio, al punto da essere mingherlini, pestiferi e di spiacevole aspetto, è divenuta in seguito una locuzione per indicare, anche ironicamente, persone prive di qualità.
Buono come il pane: Indiscutibilmente buono.
Buttarla in caciara: Espressione romanesca. "Volgere in confusione una conversazione a sé sfavorevole".
C'è modo e modo: Le cose si possono fare in diverse maniere (e questa si poteva fare meglio).
Caccia al ladro / all'uomo: l'inseguimento di un malvivente da parte delle forze dell'ordine. Si può riferire parodicamente alla ricerca faticosa di una persona molto richiesta.
Cadere (cascare) a fagiolo: "Capitare opportunamente, al momento, alla maniera giusta". La crisi di governo casca a fagiolo per gli speculatori finanziari.
Cadere (cascare, scendere) dal pero: L'espressione potrebbe derivare dall'antica locuzione stare sulle cime degli alberi, adoperata per designare chi parlava in modo troppo difficile o supponente: da cui l'invito a scendere dal pero e a tornare a comunicare coi propri simili.
Chi invece "casca" dal pero, sperimenta un doloroso impatto con la realtà, dopo essere stato per troppo tempo nel mondo illusorio dei propri pensieri, o della propria infanzia, ecc.
Cadere nelle braccia di Morfeo: Addormentarsi. Morfeo, figlio di Ipno e di Notte, è considerato il Dio greco dei sogni.
Candido come un giglio: Purissimo. Il giglio è un fiore bianco, il colore che simboleggia la purezza e la verginità.
Cane bastonato: Persona dall'aria depressa.
Cane sciolto: Persona anticonformista, che non segue la massa, poco incline a uniformarsi.
Carne della mia carne: Figlio. Esprime e sottolinea con forza lo stretto grado di parentela.
Carta bianca: Espressione che indica la possibilità conferita a qualcuno di affrontare una situazione o un problema nel modo ritenuto più opportuno, senza vincoli scritti.
Carta canta: I documenti parlano chiaro, ciò che è scritto non si può smentire.
Carta vince carta perde: Locuzione che accompagna il gioco delle tre carte, prototipo del gioco d'azzardo truffaldino.
Casa e chiesa: Persona che non ha altri interessi o attività.
Cascasse il mondo: Cercare di raggiungere un obbiettivo col massimo impegno, a fronte anche di ostacoli apparentemente insormontabili. Cascasse il mondo, supererò l'esame!
Castelli in aria: Costruire castelli in aria significa progettare senza fondamenta, senza un piano, fantasticando.
Cattedrale nel deserto: Si dice di un grande progetto inutile.
Cavalcare la tigre: Cercare di sfruttare un avvenimento potenzialmente pericoloso.
Cavallo di battaglia: Espressione usata spesso nel mondo dello spettacolo ed indica il pezzo migliore del repertorio con il quale si ottengono i risultati migliori.
Cavallo di razza: Persona dalle doti eccezionali per compiere un certo compito.
Cavar sangue dal muro: Sforzarsi inutilmente, svolgendo un lavoro che non può dare nessun frutto.
Cento di questi giorni: Espressione augurale utilizzata soprattutto in occasione di compleanni o in generale altre feste ricorrenti (tipicamente ogni anno). Augura a chi se la sente rivolgere di trascorrere altri cento giorni felici come quello che si sta festeggiando quindi, implicitamente, augura una lunga vita al festeggiato.
Che modi (sono questi)?: Esclamazione rivolta a chi si sta comportando in maniera sgarbata.
Che ci azzecca: Espressione dialettale che significa "che c'entra?". Solitamente si usa per interrogarsi sulla relazione che hanno tra loro due fatti e/o due persone, che apparentemente sembrano non avere nessun punto in comune. >>>> La frase, già adoperata soprattutto nell'Italia centro-meridionale, è diventata di uso comune. Spesso viene scritta nella forma (scorretta) che c'azzecca.
Che mi venisse un colpo: Espressione che indica uno stato di incredulità.
Chi c'è c'è (e chi non c'è non c'è): Di uso comune, sta a significare che chi parteciperà (ad es. ad una festa o ad una cena o ad un'iniziativa di qualsiasi tipo), sarà ben accetto e potrà godere della compagnia degli altri; chi invece non sarà presente, non sa cosa si è perso, ma nessuno ne sentirà la mancanza.
Chi di competenza: Espressione del linguaggio burocratico. "Colui che ne è competente, il responsabile".
Chi ha orecchie per intendere, intenda: Chi vuole ascoltare e comprendere ciò che dico, lo faccia. A sottolineare che ci possono essere persone alle quali il discorso può non far piacere o dare fastidio e quindi faranno finta di non ascoltare o di non capire.
Chi non risica non rosica: Solo chi si impegna, anche rischiando, riesce ad ottenere qualcosa di veramente importante.
Chi non salta è: Coro goliardico gridato ritmicamente mentre si saltella sul posto da parte di un gruppo antagonista per distinguersi dalla fazione opposta. Per esempio, nello stadio Olimpico, i romanisti potrebbero cantare "chi non salta un laziale è, è, chi non salta..." obbligando tutti i romanisti a unirsi al coro e a saltellare per non essere additati come laziali.
22 fevereiro 2008
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