15 março 2008

Continuando***** Espressioni Idiomatiche

Chiudersi a riccio: Chiudersi in se stessi evitando di socializzare con gli altri.
Chiudi il becco: Espressione generalmente considerata sconveniente e offensiva, che viene usata per intimare a qualcuno di smettere di parlare immediatamente, specie se lo sta facendo in un momento inadatto.
Ci fai o ci sei? : Fai finta di essere o di comportarti così, oppure sei proprio così?
Ciurlare nel manico: Ciurla nel manico una persona o cosa che risulti incerta e non affidabile. Se la lama di un coltello non è ben inserita nel manico o se ne è staccata per il lungo uso, l'arnese diventa inservibile, perché la lama perde ogni resistenza girando (ciurlando) nel manico.
Cogliere in contropiede: Prendere alla sprovvista qualcuno, che improvvisamente si trova senza difesa. Mutuato dal gergo calcistico, nel quale si definisce contropiede un rovesciamento repentino dell'azione, nella quale chi stava attaccando è costretto a tornare affannosamente in difesa.
Colpo di fulmine: L'espressione è adoperata di solito per indicare un innamoramento a prima vista, improvviso e non previsto.
Colpo di spugna: Eliminare problemi o colpe in maniera decisa e indistinta.
Comandare a bacchetta: Comandare senza dare il minimo margine di discrezionalità ai sottoposti. Come farebbe il direttore d'orchestra.
Come cercare Maria per Roma: La stessa cosa di: Vedi cercare un ago nel pagliaio.
Come se piovesse: Significa "in quantità sovrabbondante".
Con le unghie e con i denti: Difendere qualcosa con caparbia energia. Usato anche in senso metaforico riferendosi alle proprie idee, che vengono difese "con le unghie e con i denti".
Conciare per le feste / Conciare per il dì delle feste: Malmenare, procurando danni visibili alla pelle.
Conoscere i propri polli: Sapere con chi si ha a che fare e perciò saper gestire la situazione nel migliore dei modi.
Contare fino a dieci: Riflettere prima di parlare.
Contare le pecore: È il consiglio che si dà a chi non riesce a prendere sonno. Questa attività mentale, ripetitiva e noiosa facilita l'addormentarsi.
Contento come una pasqua: Modo di dire che si riferisce a chi manifesta grande felicità e gioia. Deriva, appunto, dal fatto che il giorno di Pasqua è un giorno di grande gioia.
Correre la cavallina: Abbandonarsi a una vita spensierata e disordinata.
Cose dell'altro mondo: Avvenimenti talmente incredibili da poter essere solo fenomeni sovrannaturali.
Costi quel che costi: A qualunque prezzo. Non solo in senso di danaro, ma anche di tempo, di lavoro, ecc.
Culo e camicia: Si dice di due persone che sono perfettamente in sintonia tra loro. Si dice anche "andare d'amore e d'accordo", o "essere pappa e ciccia"; il riferimento è all'epoca in cui le 'culottes', le mutande, non erano molto diffuse nel volgo, e la camicia restava a diretto contatto con le parti intime.
Da che mondo è mondo: Da quando esiste il mondo. Da sempre.
Dai e dai: Espressione usata per esprimere che, ripetendo qualcosa più volte, alla fine potrebbe succedere qualcosa (di bello/brutto). La ripetizione della parola dai sottolinea proprio il ripetersi di una certa azione nel tempo. Esempi: "Dai e dai si rompe" (riferito a qualche azione che ha a che fare con un oggetto e che potrebbe romperlo se viene ripetuta a lungo), "Dai e dai ce l'ha fatta" (per indicare che qualcuno è riuscito a fare qualcosa in più tentativi).
Dalla padella alla brace: L'espressione significa "di male in peggio", e viene usata per descrivere o commentare la situazione in cui viene proposto un rimedio peggiore del male.
Dalle stelle alle stalle: Dalla somma fortuna all'infima disgrazia.
Darci dentro: Impegnarsi a fondo in un'attività.
Dare aria ai denti: Parlare tanto per parlare, inutilmente, letteralmente aprire la bocca solo per rinfrescare i denti con l'aria.
Dare i numeri: Sragionare, dir cose insensate, delirare. Chi ascolta può tradurre le frasi insensate in numeri attraverso la smorfia e giocarseli al lotto.
Dare per scontato: Considerare ovvio, evidente, assodato.
Darsela a gambe: Scappare
Darsi da fare: Impegnarsi a fondo in un'attività.
Darsi delle arie: Darsi un'eccessiva importanza; attribuirsi un valore o delle capacità illusorie. Il temine "aria" è adoperato nel significato figurato di "apparenza", "aspetto", ecc.
Di facili costumi: Lo si dice di una donna non molto fedele.


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